Sul finire di questo anno arriva un nuovo aiuto economico per le mamme lavoratrici: il Bonus Mamme 2025, previsto dalla Legge 118/2025 (che converte il DL Economia 95/2025) e disciplinato dalla Circolare INPS n.139/2025.
Un contributo concreto pensato per chi ogni giorno concilia lavoro e genitorialità.
Perché nasce il Bonus Mamme
Essere madre e lavoratrice non è sempre semplice.
Il bonus nasce con l’obiettivo di riconoscere e sostenere il valore del lavoro di cura, alleggerendo – anche solo in parte – il carico economico che accompagna la crescita dei figli.
A chi spetta
Il bonus è rivolto alle mamme lavoratrici con almeno due figli, con differenze a seconda della posizione lavorativa e del tipo di contratto.
Possono richiederlo:
- Lavoratrici dipendenti (a tempo determinato o indeterminato, anche apprendiste o in somministrazione) con almeno due figli, se il secondo ha meno di 10 anni nel 2025.
- Lavoratrici autonome (iscritte a INPS o casse professionali), con almeno due figli e il secondo under 10.
- Lavoratrici con contratto a tempo determinato e almeno tre figli, di cui l’ultimo minore di 18 anni.
- Lavoratrici autonome con tre o più figli, con gli stessi limiti di età.
Periodo di validità
Il bonus riguarda solo l’anno 2025 e si calcola mese per mese, in base ai periodi in cui la mamma ha effettivamente lavorato o è stata iscritta alla propria gestione contributiva.
Se il secondo o terzo figlio nasce o viene adottato nel 2025, il bonus decorre dal mese dell’evento.
Importo e pagamento
L’importo massimo è di 40 euro al mese, per un massimo di 12 mesi, quindi fino a 480 euro complessivi.
Il contributo non viene erogato in busta paga, ma accreditato direttamente dall’INPS sul conto corrente indicato nella domanda.
Tempi di pagamento:
- Dicembre 2025, se la domanda è presentata in tempo;
- Entro febbraio 2026, per le domande inviate successivamente (ma non oltre il 31 gennaio 2026).
Requisiti economici
Per accedere al bonus, il reddito da lavoro 2025 (dipendente o autonomo) non deve superare i 40.000 euro.
Sono escluse:
- Le lavoratrici domestiche, anche con contratto stabile.
- Chi svolge prestazioni occasionali (ex art. 54-bis).
Sono invece incluse:
- Le lavoratrici con contratto a chiamata.
Come e dove presentare la domanda
La domanda si presenta direttamente all’INPS, entro il 9 dicembre 2025.
Se i requisiti maturano più tardi, è possibile fare domanda fino al 31 gennaio 2026.
Canali disponibili:
- Portale INPS con SPID, CIE, CNS o eIDAS
- Contact Center INPS: 803 164 (da fisso) o 06 164 164 (da mobile)
- Patronato, se si preferisce assistenza nella compilazione
Attenzione: nella domanda vanno indicati i codici fiscali dei figli (o documenti che attestino il rapporto e la presenza in vita).
Altre informazioni utili
- In caso di part-time, l’importo non si riduce: resta di 40 € mensili.
- Vale anche per adozioni e affidi, con gli stessi requisiti.
- In situazioni particolari (come perdita del figlio o affidamento esclusivo al padre), il diritto già maturato non viene perso.
- Se nel 2025 il contratto cambia da tempo determinato a indeterminato, il bonus si ferma al mese della trasformazione.
In sintesi
Il Bonus Mamme 2025 rappresenta un piccolo ma significativo aiuto per le lavoratrici che ogni giorno tengono insieme famiglia e carriera.
Un gesto concreto di riconoscimento verso il ruolo delle madri nel lavoro e nella società.


